DETOX

Ispirato a “Il sogno di un uomo ridicolo” di Fëdor Dostoevskij

20 Maggio ore 17.30 – Arena Vallere Ingresso gratuito con prenotazione

Ideazione, pedagogia del movimento, regia Cristina Dalla Corte

Coro Paola Gariglio

Voce narrante Ettore Scarpa

Musiche Arvo Part, Rone, Philip Glass, Meredith Monk

Interpreti Patrizia Aramu, Riccardo Cappelli, Alberto Cavallo, Gabriele Corbo, Federica De Carlo, Simona Girodo, Miriam Pelissetti, Serena Pelissetti, Tiziana Pierini, Giulia Pizzuto, Annalisa Porta, Silvia Revelli, Andrea Robotti, Edoardo Sisti.

Detox fa parte del progetto “Agisci ora! Ognuno fa la differenza” di CIFA Ong all’interno del Progetto Europeo “Mindchangers”

Con il patrocinio di Regione Piemonte
Comune di Moncalieri e Assessorato alle Politiche Giovanili (Ass. Davide Guida)
Ente Parco del Po
Legambiente

Mindchangers è un progetto Europeo, che mira a incentivare il coinvolgimento attivo dei giovani sul tema dei cambiamenti climatici; coinvolgere attivamente i giovani è infatti diverso dal renderli consapevoli. Mindchangers intende raggiungere circa tre milioni di cittadini europei e coinvolgere attivamente circa diecimila giovani: un obiettivo ambizioso come questo non può prescindere da un coordinamento integrato e capillare tra i soggetti interessati a vario titolo dalle attività progettuali. Per questa ragione il COP ha affiancato la Regione Piemonte rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Il nostro progetto realizzato in collaborazione con CIFA ONG si è concentrato sulla realizzazione dello spettacolo “DETOX” tratto dal testo di F. Dostoevskij “Il sogno di un uomo ridicolo”.

Questo racconto breve scritto nel 1877 è un’opera matura, in cui Dostoevskij raccoglie le linee dell’esistenzialismo già emerse nel opera più conosciuta “Memorie dal sottosuolo”. Nelle opere di Dostoevskij, come nella sua esistenza, la brama di vivere si scontra con una realtà di sofferenza e si coniuga con una incessante ricerca della verità. Egli scrisse: «Nonostante tutte le perdite e le privazioni che ho subito, io amo ardentemente la vita, amo la vita per la vita e, davvero, è come se tuttora io mi accingessi in ogni istante a dar inizio alla mia vita […] e non riesco tuttora assolutamente a discernere se io mi stia avvicinando a terminare la mia vita o se sia appena sul punto di cominciarla: ecco il tratto fondamentale del mio carattere; ed anche, forse, della realtà.»

L’elemento del sogno è fortemente rappresentato dall’ispirazione alle opere d’arte surrealista. Magritte attraverso le sue opere, ci immerge in un misterioso e onirico universo a metà tra realtà e finzione, razionalità e irrazionalità. La surrealtà può essere raggiunta lasciandosi guidare dall’inconscio, come accade nel sogno, quando le immagini si susseguono sconnesse, ma rivelano una realtà ignota. Il surrealismo di Magritte consiste nella trasformazione in chiave umoristica del quotidiano in illusione, quale miglior soggetto che un uomo ridicolo e il suo sogno?

Questo misero uomo, siamo noi oggi: soli e anestetizzati di fronte al dolore e alle richieste di aiuto, immersi nel nostro ego che crede di possedere verità assolute, vuoti di ogni sentimento umano e compassionevole, dediti ad affermare con arroganza i nostri credo indissolubili. Votati a distruggere noi stessi e il mondo umano e naturale con un’indifferenza che lascia senza parole, divisi in piccoli gruppi di ideologie narcisistiche, per orgoglio e vano desiderio di affermazione. Persi e pieni di rabbia, alla deriva di un’autodistruzione che porterà all’annientamento dell’uomo e del pianeta.

La performance lascia emergere con chiarezza le responsabilità delle generazioni precedenti e degli adulti di oggi: cosa lasciamo alle future generazioni? La cecità con cui lo sfruttamento delle risorse, la distruzione dell’ecosistema, il desiderio di ricchezza e potere hanno sostituito il valore delle persone e delle loro relazioni, è l’accusa che le nuove generazioni muovono verso questo mondo, spesso inascoltate.

Quest’uomo ridicolo, si sente colpevole, di aver “infettato” e “corrotto” un pianeta puro e incontaminato, si pente, chiede scusa, si dispera, cerca con tutte le sue forze di fermare questa degenerazione progressiva, solo quando comprende di provare ancora pietà verso una bambina.

Detox ci porta in un viaggio verso la consapevolezza, la riscoperta delle relazioni, la bellezza degli umani e della natura come cura, perché non potremo salvare il mondo se prima non salviamo noi stessi. Un canto collettivo di speranza e un appello a reagire ora, insieme e subito.

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